Diario
di TOSCA
Mentana,7/09/2015
Caro Diario,
ti voglio
raccontare del mio padroncino.
Ieri sera il mio padrone ha detto a
Fabrizio di
portarmi giù. Lui, tanto per cambiare, si è
lamentato perché
stava giocando a calcio con
il suo amico
Andrea (sulla sua console).
Alla fine sono
scesi insieme
e io sono
scesa giù per la strada buia.
Loro sono
rimasti vicino al cancelletto e io
ho
continuato a scendere giù per il viale.
Ad un tratto
ho visto Gabriele, il mio padrone,
che si
apprestava ad impaurirli.
Dopo aver
fatto una bella passeggiata, siamo tornati a casa.
Appena
entrati sono andata nella sala hobby per vedere come
giocavano e
per avere alcune carezze.
Alla fine
della partita ho visto che Fabrizio aveva vinto.
di Fabrizio F.
Un
coccodrillo di Iquitos
Iquitos(Perù),7/07/2007
Caro Diario,
è da un po’ di tempo che non ti
scrivo e ho pensato che questa la dovevi
proprio sentire.
Stavo nuotando con il mio amico Gaetan,
quando ad un tratto ho sentito dei rumori
provenire da dietro il cancello.
Contemporaneamente, ho sentito il
guardiano dello zoo inciampare su un
sasso e cadere nella pozzanghera.
Che risate, dovevi vederlo,sembrava un
pinguino che volesse provare a volare.
Appena è rialzato, ho visto che si era sporcato
e che gli si erano spaccati gli occhiali da vista.
Io e Gaetan abbiamo cominciato a ridere.
Per finire, quando si è rialzato, siccome non vedeva più,
ha incominciato a camminare ma è caduto nella vasca dei
delfini.
Caro Diario ti scriverò domani per raccontarti
cosa succederà al povero e sfortunato guardiano.
Ora devo andare perché se mi vedono scrivere un diario
i miei amici mi potrebbero prendere in giro.
di Fabrizio F.
Dal diario di Milli
Giovedì, 11
marzo 2016
ti
voglio raccontare la brutta avventura che mi è capitata ieri, per fortuna a
lieto fine.
Stavo
passeggiando tranquillamente per il parco con Giulia, la mia padroncina,
giocando a rincorrerci con altri cuccioli, quando ad un certo punto ho cercato
con lo sguardo la mia padroncina, ma Giulia non c’era più.
Che
batticuore!
Caro
diario ho avuto veramente paura che mi avesse abbandonato!
Ho
iniziato a correre di qua e di là per vedere se c’era ancora la macchina con
cui eravamo arrivati.
Fortunatamente
la macchina era li, ma di Giulia neanche l’ombra.
Subito
ho immaginato di essere stata abbandonata. Mi vedevo girare sporca, affamata e
cacciata via da tutti.
Ho
passato proprio dei momenti orribili, caro diario.
Ad un
tratto ho sentito gridare il mio nome. Era Giulia, spaventata quanto me, che mi
cercava.
Cha
batticuore! Ma questa volta per la gioia di rivedere la mia dolce padroncina.
Subito le sono corsa incontro, lei mi ha preso in braccio e io l’ho leccata
pazza di gioia. Dopo avermi sgridato, mi ha detto che non mi dovevo più
allontanare da lei. Adesso, caro diario, ti lascio perché mi aspetta una doppia
razione di croccantini.
Una
zampata affettuosa,
di Eleonora P.
Amichetto alla prova.
Monterotondo 19/02/2o16 ore:22:30
Caro
diario ...
ti
scrivo per raccontarti ciò che é successo
oggi al maneggio.
Claudia,
per domenica prossima, ha organizzato un "sociale", io però non me la
sento di partecipare perché ho paura di dimenticare il percorso durante la
gara. Quindi quando oggi mi ha chiesto se domenica andrò; io le ho raccontato una bugia. Le ho
detto che per quel giorno ho un impegno con il mio gruppo di catechismo.
Non é
vero, però mi vergogno troppo a dirle che senza capo-ripresa non voglio fare la
gara.
Non
voglio fare una figuraccia, se mi dimentico di saltare un ostacolo o non li
faccio nel giusto ordine vengo eliminata.
Ci
pensi che figura davanti agli altri ragazzi?
Possiamo
conoscere il percorso della gara soltanto la mattina stessa. Gli altri se lo
ricordano sempre. Ma come fanno? Io mi confondo perché non posso fare due cose
insieme, se penso a trottare ed a tenere dritta la schiena non mi concentro
abbastanza sul percorso.
Non
so proprio cosa fare, anche perché
secondo mamma Claudia ha capito che le ho detto una bugia. Lei sa benissimo che
per niente al mondo rinuncerei a montare.
Già
al “sociale” di Natale mi aveva avvertito: quello sarebbe stato l'ultimo con il
capo-ripresa.
Uffa
non so cosa fare !!! Speriamo che la notte mi porti consiglio.
Poi
ti facccio sapere cosa ho deciso.
Buonanotte.
di Giada Al.
Non son
più un puledro
Mentana, 10/03/2016
Caro
diario,
oggi
sono proprio sfinito, mica sono più giovane. Sono un pony di 21 anni e saltare
per quasi un'ora ostacoli da 60 cm non è più cosa per me.
Adesso
sono nel paddok con la mia fidanzata Shakira e il mio amico Nappy. Oggi lui non
è stato usato per la lezione. Che fortuna!!
Oggi
sono stato montato da Giadina, una ragazzina davvero straordinaria che mi vizia
all'inverosimile. Una volta mi porta gli zuccherini, una volta le carote e
altre volte ancora le caramelle.
Adoro
questa fanciulla.
Mi
vuole davvero molto bene e con me è sempre gentile anche quando deve usare il
frustino. Mi da certe frustate che nemmeno le mosche che si posano sul mio
posteriore le sentirebbero.
Sono
il suo pony preferito, ma come potrebbe essere diversamente? Alla sua prima
lezione ha montato me e sono stato io che nel giorno del suo compleanno le ho
regalato la sua prima galoppata. Penso che non se lo scorderà mai.
Oggi
però la lezione è stata proprio dura, Giada doveva saltare ostacoli un pò più
alti del solito.
Alla
fine però impegnandoci tutti e due ce l'abbiamo fatta, anche se pure lei al
termine della lezione era stravolta, la sua faccia era rossa come un peperone e
le facevano male le gambe.
Tanto
lavoro e tanto impegno però è stato ricompensato, per lei i complimenti di
Claudia per me tre caramelle.
Adesso
ti saluto mi riposo che domani si ricomincia.
di Giada Al.
Il
cigno incuriosito
Villa Borghese, lago dell’ orologio (rm)
Caro
Diario,
sono di
nuovo io, il cigno. Certo è strano che un cigno scriva e ancor di più su un
oggetto fatto dagli uomini. Però una cosa è certa….da quando ti ho trovato e ho
iniziato a scriverti mi sento meglio, sei come un amico invisibile al quale
posso dire tutto soprattutto, se i miei pennuti ti trovassero non saprebbero
cosa farne di te perché non sanno leggere! E molti di loro neanche scrivere. Io
ho imparato da un umano che ogni giorno veniva qui al lago e scriveva e
scriveva. Ha scritto tutto il giorno, cosi il dì successivo , incuriosito, mi
sono avvicinato e sono stato con lui tutto il tempo. Da lì ho imparato. Oggi è
stata una giornata molto calda e tantissima gente è venuta al lago. C’ erano
donne, uomini, ragazzi e bimbi piccoli. Questi ultimi giocavano a tirar sassi
nell’ acqua e a toccarci le teste. Nel pomeriggio la mia amica Silvia, un
cigno, si è esibita per tutti quei bambini con un tuffo di testa . E’ stata una
giornata memorabile. Ora ti lascio, torno in acqua, iniziano a farmi male le
zampe. Certo pure tu sei problematico. Non posso scriverti in acqua perché ti
bagni e ti rovini, devo scriverti di nascosto dai cigni, altrimenti mi prendono
in giro, e dagli umani, perché direbbero che sono strano o addirittura mi
chiuderebbero in un laboratorio e comincerebbero a studiarmi come se fossi un
alieno. Sono proprio strani!!!
di Camilla R.
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